Per quelli che si stanno domandando chi fosse Luigi, basti accennare che gli è dedicata la sede di Lecco, per cui tante persone si sono prodigate con lungimiranza e passione nella speranza di poter riunire gli scout cattolici della città. Luigi ha ispirato tanti che ancora continuano a seguire le orme di Baden Powell, o almeno ci provano tutt’oggi in un mondo che cambia spesso più velocemente delle orme che riesce a tracciare!

Ebbene, alla fine di agosto sono tornato dal CFA (Campo di Formazione Associativo – ex secondo tempo) in Val Codera e c’è ancora chi parla di te, caro zio!

Ti ho voluto ricordare così durante quest’anno ed è stata quasi una coincidenza… In questo 2021 i miei piedi, come quelli di una ventina di altri capi dal cuore gigante, hanno ripercorso i tuoi stessi passi perché con molta gioia ed entusiasmo, abbandonando le fatiche quotidiane ma caricandoci solo l’essenziale in spalla, abbiamo deciso di partecipare a questo CFA, tenutosi tra il 21 ed il 28 agosto prima a Colico, al campo scuola Kelly, e poi alla Casera della Val Codera.
Tu sapevi meglio di tanti come si raggiunge questo luogo denso di storie di campi vissuti, di vita ma anche di vividi ricordi, salendo quei gradoni che hai percorso chissà quante volte, vedendo cascate nella valle incantata… Anche tu, intelligente e curioso come eri, ti sarai chiesto sicuramente più di una volta da dove nascessero e come facessero a mostrarsi tanto impetuose, visto che le nevi in agosto sono quasi completamente sciolte…

Mi sono fermato ad Avedè ad ammirare il panorama dei laghi e, facendo il giro alto, ho attraversato il ponte tibetano. Ho sostato a Stoppadura, immaginandomi Romilda, la poetessa scout, che usciva a salutarti, e forse mi aspettavo si affacciasse ad accennare un “Salve” anche quest’anno, sempre pronta con il quadernetto in mano e piena di parole dolci, specialmente per noi… Ho condiviso un deserto salendo al bivacco Valli a 2000m slm, cercando di inseguire proprio una di quelle cascate tanto affascinanti, dando importanza non solo alla strada percorsa, ma anche e soprattutto alle persone che mi stavano affianco, persone venute da ogni parte d’Italia che per la prima volta percorrevano quei sentieri…che ridere i loro sguardi pieni di stupore davanti a magici posti mai visti prima!

Ho conosciuto le storie più svariate di alcuni scout, che per sentieri vari alla fine erano lì a credere e testimoniare quei valori che anche tu condividevi e volevi trasmettere!

CARISSIMO ZIO, IN VAL CODERA LE BRACI RESTANO SEMPRE ACCESE!

Il 9 gennaio di quest’anno ricorreva l’anniversario della morte di Luigi Buizza, certamente senza che se ne fossero dimenticati la sua famiglia e chi gli ha voluto bene, nonché coloro che tengono ben impresse nel cuore e nella mente le origini dello scautismo lecchese. Sebbene nell’animo saremmo maggiormente propensi a ricordare date ed eventi lieti piuttosto che di suffragio, possiamo prendere questa occasione per fermarci un attimo a riflettere e… raccontare.

Ho immaginato Baden e Kelly, guidati dal Tulin de l’Oli che in Val Codera veniva ad arrampicare, condurre le Aquile Randagie fino a qui. In ogni capo con cui parlavo, tra tantissimi sorrisi e qualche lacrima, mi pareva di scorgere il tuo volto e quello di Gesù, che tutti ci abbraccia dalla croce. Ho cantato Al cader della giornata accorato attorno al fuoco: mi ha fatto battere forte il cuore, ed ho ripensato, immaginandomeli d’un tratto, ai centinaia di bivacchi vissuti nella valle, quasi come se Kamaludo, Bebelina e Natuleia mi accarezzassero ad ogni parola… o fumassero la pipa vicino a me.

“Incredibile”, ho pensato. E così per l’ennesima volta ho riletto stralci del libro, che è stato scritto in tua memoria:

“Luigi è stato prima un giovane e poi un uomo, normale e speciale. Ha accettato in modo consapevole la vita come un dono e l’ha vissuta appassionatamente trafficando tutti i talenti che gli erano stati dati, non uno di più non uno di meno, quelli che si era reso conto di aver ricevuto. Ha avuto passioni e sentimenti. Ha coltivato amicizie profonde ma ha anche accettato – con grande rispetto ma senza compromessi – il confronto duro fino alla separazione con coloro che sostenevano opinioni diverse su questioni di fondo, essenziali…”

Nonostante riteniamo fortemente che in ogni persona esista anche solo un 5% di buono, gli unici “coloro” che mi sono venuti in mente sono le persone che mai hanno avuto sentore che nella loro vita per essere felici bisogna rendere felici gli altri. Nello scautismo questi “altri” sono i fratellini e le sorelline più piccoli a noi affidati, ma nella vita di tutti i giorni anche quelli che rimangono accanto a noi per anni o chi incontriamo solamente per una settimana in Val Codera…

Buona caccia e buona strada a tutti quelli che rispettano la legge della Giungla… e un abbraccio a Te, che sempre vegli su di noi da lassù indicandoci la strada del servizio e della coerenza a Dio, a noi stessi ed agli altri!

Con affetto

Pulce Laboriosa & Castoro Affidabile